Deroga alla competenza territoriale dell'organismo di mediazione
25 Giugno 2025
A seguito delle modifiche al d.lgs. n. 28/2010, oggi, la domanda di mediazione deve essere depositata da una delle parti presso un organismo abilitato nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia (art. 4, comma 1, d.lgs. n. 28/2010). La conseguenza sarà, pertanto, che la proposizione della domanda di mediazione, ove questa sia obbligatoria, ad organismo territorialmente incompetente, non soddisferà il requisito di procedibilità della domanda giudiziale. Quindi, nel caso in cui la domanda di mediazione sia depositata presso un organismo la cui sede non coincida con quella del luogo del giudice territorialmente competente, il relativo procedimento deve ritenersi irritualmente svolto, con la conseguenza che il giudice adito deve dichiarare improcedibile la domanda giudiziale per mancato esperimento del procedimento di mediazione (Tribunale di Taranto, sez. II, 27 dicembre 2024). Tuttavia, si può osservare che lo stesso art. 4 del d.lgs. n. 28/2010 prevede la derogabilità della competenza e, del pari, non vi è in tale norma, alcun riferimento all'art. 28 c.p.c. che prevede la derogabilità della competenza per territorio su accordo delle parti tranne i casi di competenza cosiddetta funzionale. Così si può ritenere che, se vi sia accordo delle parti, la mediazione possa svolgersi anche presso un organismo di mediazione incompetente per territorio con riferimento alla competenza del giudice adito in caso di esito negativo della mediazione. A maggior ragione il problema sarebbe superato ab origine ove vi fosse una deroga pattizia espressa alla competenza territoriale del giudice nell'ambito del rapporto fra le parti. Così, si può sostenere che l'accordo delle parti che deroghi alla competenza territoriale del giudice comporterà sempre anche lo spostamento della competenza territoriale dell'organismo di mediazione; non sarà vero il contrario e cioè l'accordo che deroghi alla competenza territoriale dell'organismo di mediazione non muterà la competenza territoriale del giudice, ove ciò non sia espressamente previsto nel titolo che ha originato il rapporto fra le parti o, magari, nella stessa clausola di mediazione ove le parti abbiano concordato anche la deroga pattizia alla competenza territoriale del giudice eventualmente competente in caso di esito negativo della mediazione. Ovviamente la deroga pattizia alla competenza territoriale dell'organismo di mediazione dovrà essere portata all'attenzione del giudicante, ove venga introdotto il giudizio a seguito del fallimento del tentativo di mediazione, onde questi possa desumerne la regolarità. |