L’assegnatario della casa familiare è sollevato dal pagamento delle utenze?

20 Giugno 2025

Nell’ambito del giudizio di separazione personale instaurato tra il Tizio e Mevia, la casa familiare viene assegnata a Mevia. Le utenze di gas, acqua ed energia elettrica relative a tale immobile rimangono intestate a Tizio. Cosa succede se Mevia non provvede? Tizio può essere sollevato dal pagamento delle spese di utenza della casa familiare?

In generale, in tema di separazione personale, l'assegnazione della casa coniugale solleva l'assegnatario esclusivamente dal pagamento del canone che, altrimenti, sarebbe tenuto a corrispondere al proprietario esclusivo. Tale dispensa, però, non riguarda le utenze relative alla casa assegnata.

Questo principio, già affermato da consolidata giurisprudenza di legittimità, è stato corroborato da recente giurisprudenza di merito (Trib. Spoleto, sent. 14 febbraio 2025, n. 84 ) che sostiene che, in tema di separazione personale, l'assegnazione della casa familiare solleva l'assegnatario esclusivamente dal pagamento del canone che, altrimenti, sarebbe tenuto a versare a favore del proprietario esclusivo (ovvero, “in parte qua”, del comproprietario) dell'immobile assegnato.

Qualora il giudice della separazione attribuisca a uno dei due coniugi l'abitazione di proprietà dell'altro, la gratuità di tale assegnazione si riferisce solo all'uso dell'abitazione stessa, per la quale, come detto, non deve versarsi corrispettivo, ma non si estende alle spese correlate a detto uso (ivi comprese quelle condominiali che riguardano la manutenzione delle cose comuni), ove simili spese, in mancanza di un provvedimento espresso che ne accolli l'onere al coniuge proprietario, sono a carico del coniuge assegnatario.

La gratuità dell'assegnazione dell'abitazione a uno dei due coniugi si riferisce solo all'uso dell'abitazione medesima, ma non ricade sulle spese correlate a detto uso, ivi comprese la TARSU e quelle che riguardano l'utilizzazione e manutenzione delle cose comuni poste a servizio anche dell'abitazione familiare, le quali sono, di regola, a carico del coniuge assegnatario.

Si evidenzia che, invece, nella fase precedente alla separazione non sussiste il diritto al rimborso delle spese sostenute da un coniuge nei confronti dell'altro coniuge, in quanto le stesse sono state effettuate per realizzare i bisogni della famiglia e sono, pertanto, riconducibili alla logica della solidarietà coniugale, in adempimento dell'obbligo di contribuzione di cui all'art. 143 c.c.

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