Ammessa l’adozione della madre intenzionale anche se la madre biologica nega il consenso

La Redazione
18 Giugno 2025

La revoca dell’assenso della genitrice biologica all'adozione del minore da parte della "madre intenzionale", a causa di conflitti derivati dalla rottura del rapporto, non costituisce un ostacolo all'adozione, ma richiede un'approfondita valutazione del particolare interesse del minore per la qualità del legame affettivo con il genitore adottivo e la capacità di quest'ultimo di soddisfare i bisogni del bambino.

Dopo un lungo iter processuale la Cassazione con la sentenza n. 16242/2025 ha respinto il ricorso della madre biologica, ammettendo l’adozione del minore in precedenza negata dai tribunali i quali avevano ritenuto che il mancato consenso del genitore biologico costituisse un ostacolo insormontabile.

La decisione della Corte si basa sull fatto che il minore ha diritto al riconoscimento del legame affettivo in presenza di un’effettività e stabilità del legame affettivo, inoltre a mera interruzione della relazione tra il minore e il genitore intenzionale non ostacola di per sé il riconoscimento del legame genitoriale, a condizione che tale interruzione non sia volontaria da parte del genitore intenzionale, ma derivi da azioni ostacolanti del genitore biologico o da una conflittualità elevata tra i partner. Inoltre, se tale interruzione è causata da una reale e insormontabile impossibilità del genitore intenzionale di mantenere o sviluppare ulteriormente il rapporto, essa non può essere considerata negativamente sul piano del riconoscimento del legame genitoriale, né compromettere la valutazione dei requisiti per l'adozione.

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