Doppio licenziamento e potere disciplinare

20 Giugno 2025

Essendo illegittimo il primo licenziamento, per insussistenza del fatto contestato, quello intimato per secondo, relativo ad una diversa condotta, può ritenersi altrettanto illegittimo sostenendosi che, essendo già cessato il rapporto, il datore era privo del potere disciplinare?

Non potrebbe ritenersi che, essendo cessato il rapporto di lavoro con il primo atto di recesso, il datore non possa contestare nuove condotte e irrogare un nuovo licenziamento disciplinare. Sul punto la giurisprudenza di legittimità ha ritenuto ammissibile il doppio licenziamento purché il secondo atto di recesso si fondi su un motivo diverso, in quanto sopravvenuto o non conosciuto dal datore all'atto del primo licenziamento. L'efficacia del secondo licenziamento rimane condizionata all'eventuale declaratoria di illegittimità del primo, sicché non essendo il primo atto di recesso idoneo a interrompere il rapporto di lavoro per insussistenza del fatto contestato, il rapporto deve ritenersi proseguito sino al secondo atto di recesso datoriale. (Cfr.: Trib. Ancona, sez. lav., 29 marzo 2025, n. 213; Cass., sez. lav., 20 gennaio 2025, n. 1376; Cass., sez. lav., 18 luglio 2018, n. 19089).

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