Traformazione di società di capitali in società di persone e competenza

Lorenzo Balestra
18 Giugno 2025

Se una società di capitali si trasforma in società di persone prima dell'instaurazione del giudizio, la competenza spetta al tribunale ordinario o a quello delle imprese, anche se il credito azionato deriva da un rapporto societario sorto quando la società era ancora una società di capitali?

Il problema sorge dal fatto che le controversie aventi ad oggetto rapporti societari possono rientrare nella competenza delle sezioni specializzate in materia di imprese se relative a rapporti fra socio e società di capitali ma non fra socio e società di persone.

Bisogna chiedersi, pertanto, cosa succeda nel caso in cui il diritto controverso sia sorto al tempo in cui il rapporto del socio era nei confronti di una società di capitali ove questa si sia, poi, trasformata in società di persone.

Sul punto si è espressa recente giurisprudenza di legittimità (Cass. civ., sez. III, ord., 14 dicembre 2024, n. 32585) la quale ha osservato che  “... è opportuno ricordare che, a norma dell'art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 168/2003, le sezioni specializzate in materia di impresa sono competenti - in relazione alle società di cui al libro quinto, titolo quinto, capi quinto, sesto e settimo, e titolo sesto del codice civile - per le cause e i procedimenti indicati nelle successive lettere dalla a) alla f) del citato comma 2. Si tratta, cioè, delle società di capitali (società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata) e delle società cooperative e mutue assicuratrici.

La giurisprudenza di questa Corte, infatti, ha in più occasioni affermato che la competenza del Tribunale delle imprese è esclusa in relazione alle cause riguardanti le società di persone (v. le ordinanze Cass. civ., sez. VI, 28 febbraio 2023, n. 6054, e Cass. civ., sez. I, 28 novembre 2023, n. 33024). (...) Alla luce dei principi ora richiamati, ai quali si intende dare ulteriore continuità, la controversia odierna potrebbe, in astratto, rientrare tra quelle soggette alla competenza del Tribunale delle imprese”.

Tuttavia, nel caso di specie “Ritiene questa Corte che a tale quesito debba rispondersi tenendo presente che, in base all'art. 5 c.p.c., la giurisdizione e la competenza "si determinano con riguardo alla legge vigente e allo stato di fatto esistente al momento della proposizione della domanda, e non hanno rilevanza rispetto ad esse i successivi mutamenti della legge o dello stato medesimo". Ne consegue che - come correttamente osservato dal Procuratore Generale nelle sue conclusioni scritte - nel momento della proposizione della domanda la società F.S. era già da tempo una società di persone e non più una società di capitali. Il che viene a significare che la trasformazione, intervenuta prima dell'inizio del giudizio odierno, ha fatto venire meno quel requisito fondamentale - la natura, cioè, di società di capitali - che, per espressa previsione di legge e per giurisprudenza di questa Corte, costituisce elemento imprescindibile per radicare la competenza presso il Tribunale delle imprese. In altri termini, la trasformazione della società non può rimanere irrilevante se proprio alla natura di questa la legge collega la regola di competenza speciale di cui si discute; e quella natura deve sussistere nel momento in cui la controversia insorge. (...) La causa, dunque, appartiene alla competenza del Tribunale di Oristano, davanti al quale dovrà essere riassunta nei termini di legge”.

Il criterio da osservare, pertanto, è quello dettato dall'art. 5 del c.p.c. secondo il quale “La giurisdizione e la competenza si determinano con riguardo alla legge vigente e allo stato di fatto esistente al momento della proposizione della domanda, e non hanno rilevanza rispetto ad esse i successivi mutamenti della legge o dello stato medesimo”.

Di conseguenza il principio di diritto enunciato è quello per cui “La controversia inerente a un credito, oggetto di cessione a terzi, da rimborso di finanziamenti effettuati da un socio a favore di una società di capitali, se promossa in data successiva alla trasformazione della debitrice ceduta in società di persone, non rientra nella competenza delle sezioni specializzate in materia di imprese, nemmeno in ipotesi di cessione antecedente alla trasformazione, perché ai fini della determinazione della predetta competenza rileva il requisito della natura di società di capitali, che, ex art. 5 c.p.c., deve sussistere al momento della proposizione della domanda” (Cass. civ., sez. III, ord., 14 dicembre 2024, n. 32585).

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