Nessuna colpa del Comune per la caduta del cittadino che inciampa in una buca facilmente avvistabile

La Redazione
18 Giugno 2025

Nessun risarcimento per la vittima di una caduta nel centro di una cittadina pugliese a seguito di una buca.

Per il soggetto leso l'incidente è addebitabile al Comune, colpevole di scarsa manutenzione della rete viaria cittadina. Questa visione viene condivisa dal Giudice di pace ma viene poi smentita dai giudici del Tribunale, i quali ritengono che «la caduta e le conseguenti lesioni riportate dal cittadino non sono in alcun modo ascrivibili al fatto della cosa e, dunque, imputabili a responsabilità del custode», ossia del Comune, mentre debbono essere «causalmente ricondotte, in via esclusiva, al comportamento incauto del soggetto danneggiato».

La condotta del danneggiato, nella motivata valutazione del giudice del merito, può assumere un rilievo causale meramente concorrente (cosicché vi sarà una percentuale di danno ascrivibile al fatto del danneggiato e una percentuale ascrivibile al fatto della cosa, e dunque imputabile al custode di essa), ma anche un'efficienza causale esclusiva, ove, per il grado della colpa e il rilievo delle conseguenze, si ponga come causa assorbente del danno, sicché ne sia del tutto esclusa la derivazione dalla cosa (respinta la richiesta di risarcimento avanzata da un uomo vittima di una caduta a causa di una buca, atteso che la buca era facilmente evitabile, se l'uomo fosse stato più accorto, in quanto il sinistro si era verificato con condizioni di buona).

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