Come si configura la responsabilità del condominio per insidie causate dalle parti comuni?

La Redazione
13 Giugno 2025

La responsabilità del condominio per i danni causati agli utenti dalle parti comuni che versano in condizioni di pericolosità può essere ascritta tanto all’art. 2043 c.c. a titolo di colpa per omessa vigilanza, quanto all’art. 2051 c.c., a titolo di responsabilità oggettiva.

La responsabilità del condominio per i danni causati agli utenti dall'uso delle parti comuni in condizioni di pericolosità può essere ascritta all'art.2043 c.c., allorché la vittima dimostri di avere subìto danni per effetto di anomalie delle parti comuni, non visibili e non prevedibili, causate dalla condotta omissiva dell'amministrazione condominiale nell'osservare gli obblighi di vigilanza e manutenzione che le fanno carico.

Ma può essere ascritta anche all'art. 2051 c.c., a titolo della responsabilità oggettiva (v. Cass. sez. un. 30 giugno 2022, n. 20943), per la quale il condominio, indipendentemente dalla condotta di chi sia preposto alla custodia delle parti comuni, risponde dei danni che gli utenti dimostrino di aver riportato a causa di anomalie delle parti comuni, fossero o meno visibili e/o prevedibili, essendo poi onere del condominio, per liberarsi da responsabilità, dimostrare che l'evento dannoso è dipeso da caso fortuito, inteso anche come fatto del terzo o dello stesso danneggiato.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.